lavoro/impresa
il nuovo progetto di iniziativa europea
In collaborazione con Cultura Globale, parte il nuovo progetto di InEuropa: Lavoro / Impresa.
Inviate le vostre poesie, racconti, riflessioni, suggerimenti, aforismi, saggi, disegni, pitture,foto, immagini, video, suoni, musiche con la liberatoria ed indicando bene nome e cognome dellautore e suo indirizzo esatto e recapito telefonico allassociazione iniziativa europea e/o a cultura globale a questi indirizzi: augudebe@gmail.com e info@culturaglobale.it.
Leggi di cosa si tratta
Leggi il messaggio che il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, ci scrive commentando positivamente il progetto.
Scarica la locandina con le modalitŕ di partecipazione.
Il giorno 27 ottobre alle ore 16.00 Augusto Debernardi ha parlato del progetto LAVORO IMPRESA ANDATA/RITORNO alla trasmissione della RAI SCONFINAMENTI ideata e condotta da ELIO VELAN. Per una nuova narrazione collettiva!
in sacro anima vagans: gli incontri di maggio e giugno
Come da programma, maggio č stato un mese ricco di incontri nell’ambito del progetto “In sacro anima vagans”.
Di seguito, le foto.
Trieste, sabato 8 maggio
Inaugurazione della mostra internazionale di pittura.
Alcune foto dell’inaugurazione (cliccare sulla miniatura per la versione ingrandita)
Il prof. Santese insieme al pittore Sergej Glinkov
Martina Braun con Zdravko Milic e parte del pubblico
Trieste, sabato15 maggio
Incontro con il poeta Roberto Mussapi, introdotto dal poeta e critico Loretto Rafanelli: tema poesia e sacro, a Trieste.
Gorizia, lunedě 17 maggio
“Poesia e mito”, incontro con il poeta e studioso di filosofia Silvio Cumpeta
Da sinistra: il prof. Silvio Cumpeta con il direttore della biblioteca isontina Marco Menato; Alberto Princis e Marina Moretti. (cliccare sulla miniatura per la versione ingrandita) |
Gorizia, lunedě 24 maggio
Reading di poesia con i poeti dell’Euroregione.
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I poeti, da sinistra: Alberto Princis; Marina Moretti; Enzo Santese; Sandro Rocco; Claudio Grisancich. (cliccare sulla miniatura per la versione ingrandita) |
In Sacro Anima Vagans a Monfalcone
Dopo l’esposizione di Trieste, la mostra internazionale di pittura “In sacro anima vagans” approda a Monfaclone al Palazzetto Veneto di via Sant’Ambrogio 12, Monfalcone (GO).
L’inaugurazione si č celebrata giovedě 3 giugno al Palazzetto Veneto di Monfalcone, di cui qui sotto pubblichiamo un paio di foto (cliccare sulla miniatura per la versione ingrandita).
A vedere la mostra “In sacro anima vagans” al palazzetto veneto di Monfalcone sono venuti diversi pittori e cultori dell’arte e professori, anche dei galleristi. Il pittore Pietro Girotto si č intrattenuto con noi e ci ha fatto dono di un suo catalogo fotografico che esponiamo sinteticamente e molto volentieri sul sito della nostra Associazione augurandoci di poter fare qualche cosa insieme nel prossimo futuro, magari verso ottobre-novembre. Chissŕ!
Clicca qui per vedere parte del catalogo del pittore Pietro Girotto (.pdf)
Euroregion Poetry:
itinerari poetici dellEuroregione nel paesaggio del fare e del sacro
ATTIVITÁ 2010
Compimento del progetto:
EUROREGION POETRY: ITINERARI POETICI DELLEUROREGIONE NEL PAESAGGIO DEL FARE E DEL SACRO
Approvato dallAssessorato alla Cultura della Regione Friuli Venezia Giulia.
In collaborazione con la Biblioteca Statale Isontina e di Trieste
Con il supporto di ASSO serviz sviluppoorganizzaizone di Gorizia
Un perché
Non poteva che essere cosě, unattrazione significativa verso il sacro per chi, come la nostra Associazione Iniziativa Europea fatta da pochi associati ma da molti volontari, non volge lo sguardo alle istituzioni -a Bruxelles- ma alle popolazioni, alle persone di territori complessi e confinari. Unassociazione a cui piacciono le reti face-to-face e stima da anni la valenza sociale della poesia e dellarte come vere ambasciatrici di conoscenza, solidarietŕ e pace fra le persone e le comunitŕ; che crede che globalizzarsi non vuol dire andare a Phuket come europeizzarsi non vuol dire applaudire a regole che non intendiamo, bensě evitare ogni repressione di creativitŕ che si dipana nel tessuto rizomatico dei cum-fines, per dar spazio e voce attraverso i talenti alle gentidi riferimento. Coerenti a questo senso associativonon poteva che colpirci la fascinazione del sacro perché in esso č sancita unalteritŕ, una diversitŕ, eccezionalitŕ rispetto allordinario ed al comune profano. Entriamo cioč nellarcipelago della non-ragione. Larcipelago cioč dove č ancora permesso ragionare oltre la ragione, vedere oltre i sensi, e sentire oltre il sentimento comune.. Per Mircea Eliade tutto il mondo fisico puň essere assunto nella cultura umana, soprattutto arcaica, al rango di sacro. La pietra o l’albero possono essere investiti della potenza del sacro senza perdere le loro caratteristiche fisiche, “profane”. Essendo “potenza” per le culture arcaiche il “sacro” assurge a massima realtŕ e risulta saturo d’essere. E un modo per applaudire meno a cose autentiche per il potere istituito di turno e per porre un argine al dilagare nel nichilismo fai da – te e fatto- da – loro . Max Weber, non solo Nietzsche appunto ci confermano la deriva . La razionalizzazione che tutto travolge nel suo avanzare ha un risvolto pratico strepitoso: essa porta infatti a un vero e proprio disincantamento del mondo, tale per cui il mondo si va sempre piů svuotando degli dči e delle tante forze misteriose che lo popolavano in passato, dellaura magica che lo avvolgeva, trasformandosi in semplice oggetto e teatro dellagire umano. Tutto č ricondotto sotto legida della ragione, con la conseguenza che il mondo diventa sempre piů mondo delluomo e del suo agire. Piů precisamente, la crescente razionalizzazione fa sorgere il disincanto nella misura in cui ci permette di dominare tutte le cose mediante un calcolo razionale, senza piů essere succubi di quelle forze misteriose e trascendenti che ormai non hanno piů cittadinanza in questo mondo. Ben si capisce, allora, perché per Weber, al giorno doggi, lateismo sia lunico modo di pensare realmente onesto e disincantato Č esattamente grazie allimpiego della tecnica e della scienza (le quali producono una sempre maggiore intellettualizzazione del mondo) che il disincanto trova il suo piů fertile terreno di sviluppo, concretizzandosi in quellagire razionale rispetto allo scopo sul quale Weber si sofferma diffusamente. Che il mondo si razionalizzi non significa, tuttavia, che in esso ciascun uomo sappia ogni cosa: su questo punto, Weber č chiarissimo. Sicuramente, sa molto di piů lindiano sulle frecce che usa per cacciare di quanto noi non sappiamo del tram su cui viaggiamo per andare al lavoro: la differenza fondamentale sta nel fatto che noi, a differenza dellindiano, se volessimo, potremmo sapere tutto del tram, poiché nel nostro mondo tutte le cose possono in linea di principio essere dominate dalla ragione. E non vi č dubbio che il capitalismo sociale diffuso, le regolazioni a-etiche (ovvio) delle crisi giocano i loro stimoli acchč gli attuarialisti con i matematici vari indovinino modelli sempre piů sofisticati per aumentare i profitti.
Peccato, anche questo ovvio, che non sempre si sappia (politici et amministratori et imprenditori in prims, consulenti vari in secundis perché il loro potere č solo e sempre basato sulla razionalitŕ e sul razionalismo e sullanonimato) vedere come il sacro potrebbe e possa aumentare determinate coesioni e appartenenze e dunque risultati. Anche nellEuropa, nellEuroregione.
Dr. Augusto Debernardi
Presidente Associazione Iniziativa Europea
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Poesia Sacro: un progetto in attuazione
Iniziativa Europea sta portando a compimento il progetto <Euroregion Poetry: sulle vie del sacro>. Insomma, diciamolo pure, ci voleva un bel coraggio ad intraprendere questo cammino culturale. Un suo primo perché lo abbiamo sinteticamente esposto nella presentazione del programma operativo che ci vedrŕ impegnati fino a giugno. |
PROGRAMMA
(scarica il depliant)
1) Incontro con il poeta Roberto Mussapi, introdotto dal poeta e critico Loretto Rafanelli: tema poesia e sacro, a Trieste (sabato15 maggio ore 10,30) presso la Sala della Biblioteca Statale di Trieste, L.go Papa Giovanni XXIII°
Roberto Mussapi č nato a Cuneo da padre dalmato. Si č laureato in lettere nel 1977 a Torino. Due anni dopo si trasferisce a Bologna, dove lavora come redattore presso la casa editrice Cappelli; dal 1982 vive a Milano dove lavora nel campo editoriale, soprattutto come traduttore e curatore di opere letterarie. Collabora con la casa editrice Jaca Book e con l’archivio storico della casa editrice Salani e scrive per le pagine culturali de Il Giornale e dell’Avvenire e insegna drammaturgia presso lUniversitŕ Cattolica a Piacenza e collabora con Radio 3.. Ha pubblicato anche opere teatrali, libri per ragazzi, saggi di critica letteraria, un romanzo e un radiodramma.
2) Incontro con il poeta e studioso di filosofia Silvio Cumpeta, a Gorizia (lunedě 17 maggio ore 17,30)
3) Alberto Princis, Giovanni Fierro, Claudio Grisancich, Enzo Santese, Marina Moretti, Sandro Rocco a Gorizia, Sala Casa Ascoli (24 maggio ore 18)
4) Reading con i poeti Tiziano Broggiato,Gianfranco Lauretano, Francesca Merloni, Enzo Santese, Marina Moretti, a Trieste, sala della Biblioteca Statale L.go Papa Giovanni XXIII°, con intermezzo musicale di Silvio Donati (26 maggio ore 18)
E nel mese di maggio, dall8 al 30, con vernissage il giorno 8 maggio 2009 nella sede della Biblioteca Statale di Trieste, con esposizione delle opere dei pittori Zdravko Mili (Hr), Glinkov Sergej, Tutta Etko (Slo), Martina Braun (Austria).
Ingresso Libero
Clicca qui per l’anteprima della copertina del libro in sacro anima vagans – arte e poesia
OLTRE I CONFINI DELLE LINGUE E DELLE CULTURE
Il progetto proposto e finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia ha trovato la sua attualizzazione e realizzazione attraverso due vettori importanti e interdipendenti ed attraverso le azioni previste dalla nostra progettualitŕ
Per quanto riferito ai vettori abbiamo la competenza di indicarne appunto due e precisamente da un lato il vettore teorico del linguaggio e dallaltro il vettore pratico-relazionale.
Il vettore del linguaggio ha fatto emergere una analogia o somiglianza con quel corpus teorico che assimila come la lingua delle donne assuma le caratteristiche della lingua della minoranza e componga una letteratura cosiddetta minore anche riferita ad oggetti diversi della narrazione e della poetica. E in fondo il discorso ovvero il dispositivo della letteratura minore č ciň che sostanzia non solo la nostra azione pratica di formazione allinterno del quadro del volontariato di genere come obiettivo e strumento della socializzazione ma lo strumento di comunicazione piů potente capace di lasciare alle spalle ogni strumentalitŕ contingente e trovare compimenti in riflessioni plurime nei vari procedimenti possibili.
Linguaggio e quindi letteratura minore come conseguenza pratica č ciň che una minoranza fa in una lingua maggiore.
Continua la lettura del report finale.
Il progetto che ha avuto il sostegno del Servizio del Volontariato della nostra regione, il FVG, ha prodotto numerosi incontri e luscita di ben tre volumi nella collana Nuovo Timavo e con legida del PEN Club-Trieste presso i tipi della Hammerle Editori di Trieste.
informazione e democrazia
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E’ uscita la pubblicazione che chiude il progetto: č curata da Edoardo Kanzian e sarŕ distribuita alle Istituzioni e alle scuole. Contiene una selezione di interventi giornalistici con il testo della Costituzione Italiana. Clicca qui per vedere la prima e la quarta di copertina con la post-fazione di Augusto debernardi.
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“EUROREGIONE”
E DIRITTI DI CITTADINANZA NELLA NUOVA EUROPA
UN PROGETTO IN CERCA DI IDENTITÀ
E’ il nuovo progetto di Iniziativa Europea, di cui a breve seguiranno nuove indicazioni.
E’ in preparazione un seminario dell’Associazione con il sostegno dell’Assessorato del Servizio Relazioni Internazionali e Comunitarie della Regione Friuli Venezia Giulia.
Dopo i Dialoghi dei Poeti dell’Euroregione passiamo anche a ragionare e riflettere sulle questioni in maniera aperta e collettiva.
Mentre il processo di integrazione europea abbraccia ormai l’intero continente, è sempre più sentita l’esigenza di creare delle forme intermedie di aggregazione e di governo, che privilegino la “prossimità” ai cittadini e alle comunità locali. Esse dovrebbero costituire uno strumento di raccordo verticale tra diversi livelli di governo (Unione europea, Stati membri, enti e autonomie territoriali), e uno strumento di collaborazione orizzontale, che contribuisca a ricucire le divisioni determinate dai confini nazionali e a creare, e valorizzare, il senso di identità e di appartenenza, diluito nei fenomeni della globalizzazione.
L’annunciata creazione di una “Euroregione” è, da qualche anno, al centro del dibattito locale. Se realizzata, essa coinvolgerà territori contrassegnati da elementi di comunanza, da profonde specificità sotto il profilo sociale, culturale e linguistico, ma anche da dolorose divisioni. Quali sono gli obiettivi che tale progetto persegue? E quali i possibili spazi di intervento in un’Europa sempre più unita, ma in cui non mancano elementi di tensione, risorgenti forze centrifughe e spinte “di ritorno” al particolarismo e al nazionalismo?
Alla luce di questi interrogativi, si rende opportuna una riflessione che porti sui possibili contenuti del progetto e sulle sue ricadute per i cittadini, oltre che sugli strumenti giuridici più appropriati per conseguirlo: una riflessione aperta al contributo di politici ed esperti, ma anche e soprattutto alle domande (e alle risposte) della cittadinanza e a quanti vorranno parteciparvi attivamente.
Firmato
prof. Stefano Amadeo dott. Augusto Debernardi
Scheda informativa: “Quali Euroregioni vanno a costituire il paesaggio della nostra repubblica?”
Riflessione: “Perchè l’Euroregione?”
Scheda informativa: Valori e mission dell’Euroregione
Interessante scheda sulla costituzione delle euroregioni di Walter Ferrara, dell’Istituto di Sociologia Internazionale di Gorizia
Riflessione di Augusto Debernardi e Marina Moretti su “Principi darchitettura per unEuroregione al servizio dei popoli” (nota inviata alla stampa)
IL SOLE NELLA CAVERNA DI PLATONE
Seminario per la Formazione Adriatica-Mediterranea
L’associazione Iniziativa europea ha fatto domanda alla Fondazione CaRiGo di Gorizia di contributo alla realizzazione di un nuovo progetto dedicato alla formazione mediterranea da sviluppare insieme all’Associazione Culturale Scientifica “Osservatorio dei Processi Comunicativi”, e con l’Università di Souk Ahras in Algeria, con cui è già stato siglato un accordo di programma.
Leggi la letterea di presentazione del progetto inviata alla Fondazione CaRiGo di Gorizia.
Leggi la scheda del progetto.
Finalità: promuovere una dimensione Euroregionale con una prima apertura al Mediterraneo
Al centro della “città” – detta anche “repubblica” – si colloca il mito della caverna che con le sue mura, le sue ombre, le sue luci unidirezionali, le spalle degli uomini sempre rivolte alla sorgente di luce, fa generare percezioni che pur essendo “reali” non sono vere in sé e per sé. Gli angoli di prospettiva, si sa, alterano le percezioni avute in precedenza così come la dimensione di scala può far dire che una costa è infinità. Il sensibile e il sovrasensibile si mescolano nella metafora delle ombre e delle statue mentre il muro segna lo spartiacque per quel mondo delle immagini, delle idee e del Bene.
In un’Europa che si sta costruendo e che vogliamo che sia interscambio dotato di senso ovvero di reciprocità, di rispetto, di ri-conoscimento e conoscenza ma anche di solidarietà pensare alla dimensione dell’Euroregione del nord-est con cui, come Associazione Iniziativa Europea ci siamo cimentati da oltre un tquinquennio, come il luogo e non luogo della quotidianità fino alla sua banalità ci sembra ormai cosa per l’appunto banale (se non altro nella sua apparenza di realtà) anche se sappiamo della lunghezza del cammino che ci è davanti e della sua tortuosità. Ciononostante per raggiungere il livello della coscienza del “Bene Comune” – cosa che contraddistingue il nostro essere associazione non-profit, onlus, del volontariato che ha nel suo “dna” il gene dell’economia del dono come primo passo della realizzazione della reciprocità – ipotizzare e progettare un contatto con l’altra sponda del Mediterraneo del sud ci sembra più che mai necessario.La formazione a distanza è uno degli obiettivi rilevanti facilitando, in una prima fase, un collegamento tra il nord Africa, la nostra regione e le sue interconnessioni Euroregionali che sono messe a disposizione nel dominio della cultura da “Iniziativa Europea”. Sostenendo quest’azione comune ci si prefigge di favorire la formazione degli studenti universitari dell’Algeria, promuovendo un dialogo scientifico e interculturale fondato sull’interazione con risorse innovative e significative del settore delle scienze umane europee, facendo inoltre interagire la cultura scientifica con la cultura letteraria e poetica delle rispettive aree territoriali.
Culture della resistenza
L’Associazione, Iniziativa Europea – InEuropa, ha promosso il progetto “informazione e democrazia”, sostenuto dall’Assessorato alla Cultura della nostra Regione, nel cui ambito si è convenuto di dare via all’azione di predisposizione del numero doppio zero della rivista dal titolo “CULTURE DELLA RESISTENZA” che, in ottemperanza alla nostra consolidata prassi che ha dato esiti positivi per la diffusione di tutte le nostre pubblicazioni, verrà distribuita secondo il registro del book crossing a partire dagli ambienti formativi e delle agenzie di socializzazione delle persone.. Inoltre, il marchio è in via di registrazione.
I parametri che abbiamo considerato per la redazione dei contenuti e dei contributi sono:
- La cifra è l’“Autorità della Verità e non quella della verità dell’autorità”.
- I vettori convenuti sono aperti ma prioritariamente si intendono: solidarietà, fratellanza, amicizia, dono – nel senso dell’economia del dono-, coesione sociale, uguaglianza, equità, libertà, partecipazione, sussidiarietà…
- Il tempo d riferimento è: ieri, l’oggi ed il domani. (un ieri che sappia condizionare l’oggi e progettare il domani)
Dalle nostre rilevazioni appare di interesse un ragionamento intorno all’immaginario storico ed alla figura filosofica della Resistenza; e altresì il richiamo ad episodi significativi ed esemplari di ieri che il grande pubblico, specie dei più giovani, sembra non conoscere. La tradizione orale anche familiare degli eventi di allora si è andata affievolendo, ed ha ripreso forza una cultura pericolosa dell’evasione, se non della revisione e della negazione. Quale l’impatto tutto ciò possa determinare in una società – come l’odierna – ripiegata sull’immanenza e sulla ricerca del dominio del passato per condizionare il domani, credo possa apparire di facile considerazione.
Meno quali siano oggi le nuove pratiche di Resistenza che si dipanano nelle pieghe, nella clinè, della cultura e dell’interazione sociale.
Così, ben sapendo della sicura caratteristica ‘miscellanea’ a cui si piegherà l’arco redazionale della rivista, ma anche tenendo in considerazione il valore delle “diversità” pratiche, esprimiamo il piacere e l’onore di poter ospitare interventi o eventuali interviste sulle tematiche in oggetto.
Guarda la copertina della rivista con i nomi degli autori che compaiono nel numero zero
Scarica il pdf dell’intero numero 0 (fare click sul link con il tasto destro del mouse e scegliere salva con nome).
Un’altra iniziativa, ancora acerba per il momento ma alla quale stiamo lavorando, consiste nel mettere in cantiere un premio internazionale alle “Culture della Resistenza”. In verità ci stiamo lavorando già da tempo e la socializzazione di esso sta cominciando. Una sua adesione, consiglio, indirizzo, segnbalazione ci sembra un significativo momento realizzativi. Stiamo anche cercando di coinvolgere alcune municipalità come quella di Monfalcone per avere dei riferimenti più stabili e consoni.
ABBIAMO REGISTRATO IL MARCHIO!!!
Abbiamo ricevuto oggi, 26 novembre 2010, la registrazione del nuovo marchio!
Siamo a buon punto per l’acquisizione di valore per l’associazione.
nel segno di carmelo zotti
Il Progetto focalizza alcune esperienze significative che direttamente ed indirettamente si richiamano al lavoro del maestro. La risoluzione si sviluppa in una serie espositiva che ingloba artisti come Sergej Glinkov (Italia), Patrizia Sacilotto (Italia), Daniela Rizzato (Italia), Francesco Secchi (Italia), Zdravko Milic (Croazia), Beatrix Giebe (Germania), Milijenka Sepic (Croazia), Tilen Sbona (Slovenia) oltre che, naturalmente, opere del maestro Carmelo Zotti.
Carmelo Zotti, nato a Trieste nel 1933 da padre istriano e madre cipriota, studia all’Accademia di Belle Arti di Venezia dove ha come maestro Bruno Saetti. Nella sua pittura il segno è congiunto alla potenza materica del colore. Fin dal 1957 si nota un superamento dell’informale con l’inserimento di una grande figura che sarà il fulcro centrale delle sue composizioni. La sua prima partecipazione alla Biennale veneziana fu nel 1958 (e segue con l’edizione del 1964). Verso gli anni ’60 le figure di Zotti si fanno più pacate, acquistando notevole valenza simbolica. Ed ecco comparire simboli presi a prestito dalle diverse culture (diversità) antiche e moderne, incontrate durante i suoi viaggi che si mescolano a simboli del quotidiano che sono espressi in tonalità oniriche.
La rassegna espositiva apre una finestra sullo scenario internazionale proprio per cogliere i numerosi segni e le diverse tracce che la ricerca artistica di Carmelo Zotti ha impresso nel tessuto regionale e nei territori contermini comprovando il focus triestino. Il progetto vuole essere non solo un momento celebrativo di un artista del capoluogo giuliano, che ha fatto scuola anche a livello internazionale, ma essere altresì un’occasione di approfondimento delle tematiche, della sensibilità e degli slanci che nelle arti figurative e nella letteratura la Regione F.V .G. sa esprimere. La rassegna intende confermare il ruolo di baricentro che la Regione F.V .G. nel suo complesso ed il suo capoluogo esprimono all’interno di un territorio di dibattito più ampio di operatori culturali ed artisti in una dimensione interdisciplinare ed euroregionale. La rassegna compie dunque un’indagine complessa e suggestiva.
Nel periodo della mostra che si intende concretizzare – ed a tal fine abbiamo già presentato richiesta ufficiale per gli spazi espositivi al Comune di Trieste (Palazzo Costanzi) – sono programmati incontri con artisti, rappresentazioni di poesia e musica contrassegnati dal segno della Città di Trieste, della sua Provincia e dell’Euroregione.
L’Associazione con “Il segno di Carmelo Zotti” ha il proposito di dar vita ad una vera e propria contaminazione con altri contesti culturali euroregionali attraverso uno svolgimento itinerante degli eventi culturali, che, oltre a Trieste , interessino centri come Fiume, Capodistria, Villach.
Con questo progetto si valorizzano concretamente le diversità delle componenti del territorio complesso della Regione F.V.G., nella convinzione che l’armonia delle diversità sia fonte di ricchezza per tutta la comunità regionale. La nostra associazione col presente progetto intende non solo rappresentare, ma inverare di fatto negli atti artistici multietnicità e multiculturalità nell’ambito di un’identità plurima.
La rassegna sarà curata e presentata dal prof. Enzo Santese, esperto e critico d’arte.
.insomma, sempre nell’ottica dell’Euroregione, tendiamo a risolvere nella contaminazione con l’arte della pittura e con l’arte della poesia i tratti di incomunicabilità presenti nel mondo contemporaneo.
PER LA NUOVA EUROPA uTI SOCIO
Parte un nuovo progetto di Iniziativa Europea!
A tutti gli intellettuali amici dell’associazione viene chiesto di contribuire, con uno scritto, al dibattito sull’Europa dopo il rifiuto alla ratifica del trattato costituzionale.
Dalla lettera di invito agli amici: “Ci hanno detto che “siamo entrati in una pausa di riflessione” dopo il rifiuto alla ratifica del trattato costituzionale da parte di amici fondatori dell’Europa stessa. Ci sembra molto una pausa senza riflessione. NOI invece vogliamo continuare a riflettere. così ci affidiamo a Voi che siete nostri amici. Sì, a Voi, in quanto intellettuali impegnati nel discorso della Nuova Europa, convinti che il progetto debba incontrare il cuore della gente europea, e non solo circuitarsi e cortocircuitarsi nelle reti del macropotere economico, bancario, euroburocratico, militarpolitico. […]
[…] L’idea è di rendere visibili alla lettura le opinioni degli “amici“, anche quando dovessero esprimere opinioni scarne, poco elaborate che, però, possono essere più vere perchè più sentite ed immediate. Il tanto è e sarà per noi punto di riferimento culturale ed affettivo, di confronto fraterno e per ciò stesso di speranza “politica”. Offriamo pertanto il nostro sito web per qualsiasi approccio alla questione europa che vi paia significativo. Questi contributi saranno per noi e per i frequentatori web del nostro sito un vero dono e un testimonial di quell’economia del dono che vediamo più che mai necessaria e fondante in ogni campo di un nuovo umanesimo.”
La lettera di invito agli amici (file pdf, 19 KB)
La lettera di invito agli amici – versione in tedesco (file pdf, 23 KB)
La lettera di invito agli amici – versione in inglese (file pdf, 6 KB)
La lettera di invito agli amici – versione in francese (file pdf, 10 KB)
I contributi degli intellettuali:
Predrag Matvejevic (file pdf, 46 KB)
Davide Rondoni (file pdf, 3 KB)
Lucio Gregoretti (file pdf, 11 KB)
Letizia Puicher (file pdf, 17 KB)
Bozidar Stanisic (file pdf, 35 KB)
La sensatezza di Sisifo: sussidiarietŕ e solidarietŕ, per una sussidiarietŕ non rovesciata
Dal compromesso fra stato e mercato alla comunità autocentrata e familiare dotata di cittadinanza attiva per promuovere soluzioni “societarie” non basate sul profitto (mercato classico) e sul potere politico (Stato); il controllo sociale sulle istituzioni per una sussidiarietà non rovesciata; l’empowerment dei cittadini attivi versus la rete delle istituzioni.
Insomma: più società e meno istituzionalizzazione!
Non sappiamo ancora l’esito che, come ci hanno detto in Regione, dovrebbe essere in linea generale positivo. Non sappiamo bene dello stanziamento o disponibilità finanziaria e dunque siamo ancora incerti su come potremo organizzare la serie dei seminari che vorremo che fossero uno per settimana e per qualche mesetto. Presto forniremo il calendario sciogliendo l’attuale imprecisione.
IN OGNI CASO SONO APERTE LE PRE-ISCRIZIONI agli indirizzi dell’Associazione: operatori/operatrici, volontari/ie, curiosi/e attenti/e e motivati/e, chi desidera progettare qualche cosa o semplicemente stimolare il pensiero e confrontarsi … sono i benvenuti/e. L’iscrizione è libera, senza tasse ed oneri.
Poesia multiculturale dell’Euroregione per la pace
Abbiamo acquisito una buona esperienza con il progetto “il genio discreto della poesia per la pace – L’Io e/è un Altro” che ha messo insieme le voci proprie di ben 12 poeti e poetesse italiane di grande rilevanza con accanto i testi che vengono letti e che compaiono nel CD. Ci siamo avvalsi della collaborazione di Valter Colle per la produzione fonico e del musicista Silvio Donati che ha composto musiche originali.
I POETI SONO: Tiziano Broggiato; Pierluigi Cappello; Alba Donati; Claudio Grisancich; Gianfranco Lauretano; Marco Marangoni; Marina Moretti; Michele Obit; Isabella Panfido; Alberto Princis; Davide Rondoni; Gianmario Villata.
La direzione scientifica e letteraria di questo nuovo progetto è della prof.ssa Marina Moretti.
Il libro parlato della poesia: le voci dei poeti
Abbiamo anche presentato un progetto per fare “IL LIBRO PARLATO DELLA POESIA: LE VOCI DEI POETI” per permettere alle persone anziane anche ospiti di strutture protette e che hanno difficoltà di lettura di ascoltare direttamente la voce dei poeti e per avvicinare, combinando musica e poesia – magari musica eseguita o composta dai giovanissimi – i giovani a questa dimensione di espressività (libera ed onesta).
Elderly Poetry – Aetas Poetica (prima parte)
È il progetto che l’associazione < Iniziativa Europea > avvia con il contributo della Regione Friuli Venezia Giulia – Assessorato alla Cultura.
Sono invitate a partecipare attivamente le persone anziane ospiti di strutture protette o case di riposo della Regione Friuli Venezia Giulia che scrivono poesie o che le hanno già scritte. Gli operatori e i dirigenti di tali strutture sono invitati a collaborare attivamente segnalando ed inviando i componimenti poetici al nostro indirizzo.
Poetesse e poeti in età libera anche aderenti ad associazioni della Regione FVG. possono inviare i loro componimenti alla nostra associazione.
Verrà così preparato un apposito libro che sarà distribuito agli autori e familiari e biblioteche e strutture protette, delle copie saranno distribuite in book crossing.
Ogni autore è pregato di scrivere anche una brevissima biografia che verrà ovviamente pubblicata insieme alle poesie. Alcune strutture saranno contattate direttamente con apposita nostra lettera.
Lettera di adesione (file formato pdf, 15 KB)
Inviare a: Associazione Iniziativa Europea – Via Commerciale 26 – 34134 trieste
Per altre informazioni si consulti la sezione dedicata alla rassegna degli incontri che si sono svolti e che si svolgeranno in Friuli Venezia Giulia e a Fiume.
Elderly Poetry – Aetas Poetica (seconda parte)
Il progetto Elderly Poetry/Aetas Poetica si è chiuso il 15 ottobre 2006. Ma alcuni hanno inviato i loro componimenti qualche giorno dopo. Abbiamo atteso il 30 ottobre per chiudere definitivamente lasciando qualche margine in più per i disguidi che spesso accadono negli ultimi momenti (spedizioni, poste, perdita di indirizzo.)!!!
Ciò ci costringe ad un impegno maggiore, molto maggiore. Ma lo assolviamo motivati per rendere merito ai tantissimi poeti e scrittori della terza età. SE LO MERITANO, davvero.
Abbiamo incominciato a scrivere al pc tutte le poesie ed i brevi racconti: sono tantissime/i. Dunque siamo molto puntuali. Poi cercheremo un editore e/o stampatore adeguato, che sappia capire ed amare il lavoro svolto dalla nostra associazione, Iniziativa Europea, ed ancor più i versi che sono arrivati fino a noi. Sono arrivati da Trieste, ovviamente, ma da tutta la Regione Friuli Venezia Giulia. E poi da Torino, Como, Milano, Padova, Vicenza, Firenze, Bologna, Roma e persino dall’Argentina. Ci fa piacere sottolineare che sono arrivati versi e scritti da molte strutture protette e case di riposo: sicuramente sono migliorati i rapporti fra operatori ed i poeti-ospiti permettendo così che la cittadinanza entri dalla porta principale in ogni luogo, anche quelli deputati alla protezione e cura.